Cairoli
Località: Via San Giuseppe dei Nudi, 1
Contatti: tel. 081 549.88.03 - fax 081 564.08.66
E-mail: NAEE00900D@istruzione.it

Monumento adottato
Vetrina al Museo Archeologico Nazionale
Studenti
1.011
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
930
Insegnanti
83
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
62
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Matematico, scientifico, storico, artistico
Cairoli

Motivo dell'adozione

Il Museo è un grande libro da conoscere, amare, conservare con passione perché contiene la storia di tutti i nostri antenati, della città in cui viviamo, di popoli lontani che sono venuti nella nostra regione, attirati dal clima, dalla buona terra ove hanno messo le loro radici: esso ci appartiene. Questo è ciò che abbiamo detto a tutti gli studenti ed in particolare ai più piccini che si sono avvicinati al Museo studiando la storia degli antichi. Tutto ciò ha affascinato molto i bambini, che si meravigliavano perchè trovavano nel lontano passato le origini e le premesse della civiltà moderna. E tutto questo, giorno dopo giorno, per circa tre anni, hanno sperimentato gli alunni della scuola elementare Cairoli, che, accompagnati dalle loro maestre, disponibili e preparate, hanno imparato a conoscere aspetti della vita romana attraverso i materiali di due città, Pompei ed Ercolano, distrutte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Nell’ambito del programma La scuola adotta un monumento, gli alunni hanno scelto di adottare degli oggetti conservati nei depositi del Museo, per offrirli, sistemati in alcune vetrine, all’attenzione di tutti i visitatori del Museo per far meglio conoscere alcuni aspetti della vita romana: alimentazione, scuola, gioco, musica, religione, illuminazione.

Descrizione del Monumento

Il Museo occupa un vasto edificio realizzato alla fine del XVIII secolo da Pompeo Schiantarelli, che terminò la trasformazione del Palazzo dei regi Studi, voluto per ospitare le collezioni archeologiche provenienti da Ercolano, Pompei e Stabia e in cui aveva già operato Mario Gioffredo. Inizialmente era inizialmente una caserma di cavalleria che fu poi trasformato nel 1616 in palazzo per volontà del conte di Lemos. L’edificio dello Schiantarelli modifica il precedente soprattutto per il corpo centrale più alto costituito da lesene in piperno. Molto suggestivo l’atrio, sistemato ancora con il gusto del collezionismo sette-ottocentesco. Molto affascinante lo scalone monumentale e il Salone della Meridiana.

Accedi

Registrati

Reimposta la password

Inserisci il tuo nome utente o l'indirizzo email, riceverai un link per reimpostare la password via email.