Scuola Secondaria di I° Ascanio Grandi
Località: Via Agri, 1
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Monumento adottato
Torre del Parco
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
263
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
2
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Italiano, Storia, Arte

Motivo dell'adozione

Il monumento costituisce un importantissimo punto di riferimento per la nostra città. È testimonianza storico-artistico-culturale del periodo Medievale e Rinascimentale, stimola incredibilmente la fantasia degli allievi, è molto vicino alla nostra scuola.

Descrizione del Monumento

Torre del Parco è un complesso monumentale edificato nel 1419 ad opera di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, Principe di Taranto e figlio di Raimondo (detto Raimondello) e di Maria D’Enghien, Contessa di Lecce e Regina del Regno di Napoli, avendo sposato in seconde nozze Re Ladislao di Durazzo.Raimondello e Maria D’Enghien furono attenti mecenati e raffinati intenditori d’arte che portarono avanti un preciso programma di promozione politico-culturale del Salento. Giovanni Antonio Orsini Del Balzo nel 1417 sposò Anna Colonna, nipote del Papa Martino V.Questo complesso edilizio sarà più volte definito “Palazzo Reale”.Il nome del monumento deriva dal latino “Turris Prati Magni” che letteralmente significa la Torre del Grande Prato.Il parco intorno alla Torre aveva un’estensione di oltre 40 ettari ed era ripartito in una zona pubblica e in una privata: ”Il Parco di Dentro”, cittadella recintata comprendente la Torre e le “Stanze del Principe”, e il “Parco di Fuori” che si estendeva sino alle mura urbane e che era luogo di mercati, pubblico passeggio e fiere: la più famosa era quella di S. Giacomo che veniva solennizzata dallo stendardo reale issato in cima alla Torre. La Torre del Parco è alta 30 metri, è costruita su tre livelli, è circondata da un fossato nel quale erano allevati gli orsi, simbolo araldico della famiglia.In questa dimora storica hanno avuto sede il Tribunale e la Zecca di Stato nella quale venivano coniati i cosiddetti “mali carlini”, monete d’oro e d’argento. È stato anche custodito un tesoro di pietre preziose e vasi d’oro. Negli anni 1458-1461 la Torre divenne carcere per alcuni prigionieri che incisero le loro “lamentazioni” (tuttora visibili) negli strombi delle saettiere nel piano inferiore della fortezza.Nel piano nobile della Torre, in una piccola cappella, sono tornati alla luce una serie di affreschi che coprono le pareti, compresa la volta, dipinta con un cielo stellato. Nelle decorazioni, che sembrano collocabili nel sedicesimo secolo, si riconoscono S. Giorgio e il Drago, S. Barbara, S Giovanni Battista, la Trinità, scene della vita di Cristo. S’individua anche S. Domenico che recita il rosario con delle donne. Nel 1463, dopo la morte di Giovanni Orsini del Balzo, la Torre e il Palazzo vennero donati al maestro di campo di Carlo V e successivamente divennerno dimora di vari Vicerè spagnoli che si alternarono nel dominio di Lecce.Dopo alterne vicende l’antico complesso passò al demanio militare che, nel 1819, lo vendette ai Conti Romano.Nel 1992 la famiglia Miglietta ha acquistato l’immobile e ha iniziato il restauro che si è concluso del 2006 con l’inaugurazione da parte del FAI.Ora il complesso monumentale “Torre del Parco” è una struttura ricettiva che dispone di ampi saloni, di terrazze, di aree benessere, di giardini.Torre del Parco rappresenta per Lecce un grande patrimonio storico e culturale dell’epoca Medievale Rinascimentale.

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