Scuola Elementare Plesso
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Monumento adottato
Via Limiti
Studenti
95
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
18
Insegnanti
12
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
1
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
tutte
Scuola Elementare Plesso

Motivo dell'adozione

Gli alunni della V elementare di Frigento “Capoluogo”, ben consapevoli del valore paesaggistico, culturale e storico di Via Limiti, hanno fatto ricadere con interesse ed entusiasmo su di essa la scelta del progetto “Adotta un monumento”.

Descrizione del Monumento

Il nostro edificio scolastico, con il suo giardino, si affaccia proprio sulla parte iniziale di questa strada panoramicamente bellissima, tanto da essere considerata “fiore all’occhiello” di Frigento e orgoglio dei frigentini.Il panorama si può ammirare da qualsiasi punto della “loggiata”, ma per meglio identificare tutti i punti del percorso, essa è stata “divisa” in tre slarghi da un grande amatore e studioso frigentino Salvatore Forgione, ad ognuno dei quali è stato dato, non a caso, un nome:”Loggiata Sant’Angelo dei Lombardi”: così denominata perchè da questo punto è chiaramente visibile il paese di origine Longobarda e ben altri 31 paesi;”Loggiata Ariano Irpino”: anche da questa parte centrale del percorso sono identificabili ben 32 paesi, oltre a quello da cui prende la denominazione;”Loggiata Neviera”: che si affaccia su ben 46 paesi.Quest’ultima è così denominata perché nel primo tratto di strada, dove oggi è stato sistemato lo scivolo per i bambini, qualche decennio fa c’era un casotto chiamato “neviera” di proprietà della famiglia Guerriero. Durante le copiose nevicate invernali, non rare in un paese di montagna, veniva conservata la neve in strati di paglia, per poi utilizzarla sia in loco che nei paesi limitrofi, durante la calura estiva. Di “nevere” in via limiti ce n’erano ben tre; delle altre due, una si trovava a metà percorso, esattamente dove oggi è stato collocato un antico fontanino in pietra e l’altra, di proprietà della famiglia Giordano, si trovava dove oggi c’è un rustico bar, il “baraccone”, aperto quasi tutto l’anno, ma molto frequentato solo nei mesi estivi.Fortunatamente Via Limiti, nel corso degli anni, ha subito solo pochi e discreti interventi che, lungi dal deturparne il paesaggio, si sono felicemente sposati con esso. Come già detto innanzi, è stato collocato uno scivolo per i bambini e delle fioriere al posto dell’antica “nevera” e, lungo il percorso, il visitatore può trovare delle comode e utili panchine in pietra, se volesse ammirare il panorama anche stando seduto. Nella parte interna della strada, sui muretti che cingono i famosi giardini pensili frigentini, sono state messe a dimora delle piante di rose dai bellissimi colori che fioriscono fino ad autunno inoltrato.Tutto il percorso è illuminato in modo discreto da romantici lampioni che circondano a guisa di corona luminosa il cucuzzolo del paese, sicché esso è individuabile, nelle ore notturne, da ogni punto dell’immensa vallata sottostante.a completare la ricchezza del paesaggio, sul limitare del ripido pendio, che si diparte dal ciglio della strada, quasi a protezione dei robusti platani, dei pini e degli ontani che adornano le “logge”, è stato posto uno steccato di legno ricavato dal sottostante bosco di ricchi e fiorenti castagni.Ci sembra opportuno concludere la nostra scelta con una piccola pubblicità, questa, ovviamente, non è diretta al frigentino che di Via Limiti è un grande conoscitore ed amatore, ma al forestiero, perché egli sappia che in un paese dell’entroterra irpino c’è un angolo di “paradiso”, di cui tutti possono godere.

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