S.M.S. Ruggero Bonghi
Località: Via Sant'Antonio a Capodimonte 46
Contatti: tel. 081 759.69.07
E-mail: naee04500l@istruzione.it

Monumento adottato
Chiesa di San Giuseppe Maggiore al Rione Luzzatti
Studenti
290
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
180
Insegnanti
37
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
2
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Materie letterarie, educazione artistica, educazione tecnica
S.M.S. Ruggero Bonghi

Motivo dell'adozione

Il preside e gli insegnanti hanno aderito con entusiasmo al progetto La scuola adotta un monumento. Molteplici le ragioni della scelta del monumento. Il Rione Luzzatti-Ascarelli, che spesso sale agli onori della cronaca per fatti malavitosi e di sangue, è un quartiere con breve memoria storica, abitato da forze oneste ed operose, spesso penalizzate dalle opinioni correnti. Gli abitanti, e soprattutto gli alunni della nostra scuola, sono molto legati a quanto è presente nel Rione, dove peraltro la vita associativa e culturale è sorprendentemente attiva. L’adozione della chiesa di San Giuseppe Maggiore – così cara agli abitanti e profondamente inserita nel contesto, non solo urbanistico, del quartiere sarà servita a rafforzare nei giovani l’attaccamento alle radici, agli affetti, ai luoghi in cui si ritrovano, e li avrà resi ,consapevoli che amare, proteggere e custodire l’arte significa progredire in senso civico ed umano.

Descrizione del Monumento

In un appartamento del Rione Luzzatti, sorgeva una chiesa, circondata da poche stanze nelle quali operavano i Padri Giuseppini. Con lo sviluppo del quartiere, essa risultò ben presto inadeguata e sottodimensionata alle esigenze della comunità parrocchiale. Nel frattempo, in un’altra zona della città di Napoli, – per l’esattezza nel quartiere San Giuseppe, nei pressi di via Medina e via Diaz – furono decisi importanti lavori di ampliamento urbanistico, che resero necessario lo spostamento, in una diversa zona, della chiesa intitolata al santo. Inizialmente si optò per via Tasso, ma su insistenza dei Padri Giuseppini e del Cardinale Ascalesi si decise di trasferirla nel Rione Luzzatti. Il lavoro, molto difficile soprattutto per la parte che riguardava gli arredi, fu affidato all’architetto Roberto Siano. Di particolare complessità, il distacco del pavimento e di tre affreschi (La gloria di San Giuseppe del Bardellino e Riposo in Egitto e Sogno di Giacinto Diano). La prima pietra fu posata nel 1934 ed i lavori ultimati nel 1937.

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