S.M.S. Plinio il Vecchio
Località: Via Enrico Cosenz, 47
Contatti: tel. e fax 081 868.70.84

Monumento adottato
Terme e porto di Baia e dal 1995 Acropoli e città bassa di Cuma
Studenti
400
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
200
Insegnanti
52
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
13
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
storia, geografia, storia dell'arte, scienze, educazione artistica, educazione tecnica, educazione fisica, musica, lettere
S.M.S. Plinio il Vecchio

Motivo dell'adozione

L’iniziativa dell’adozione si è innestata nella programmazione del nostro istituto. Da anni la didattica della scuola tende a promuovere negli alunni il senso di appartenenza al territorio in cui vivono. Nel progetto che ha riguardato una vastissima area disciplinare e coinvolto un grande numero di studenti, sono stati particolarmente apprezzabili l’impegno e l’interesse verso problematiche attuali della conservazione, quali le forme museali e la loro organizzazione.

Descrizione del Monumento

Fondata nell’VIII a.C., Cuma è considerata la più antica colonia greca in Italia. Fino a tutto il V secolo, visse un periodo di grande splendore. Da tutti riconosciuta potenza economica e militare, sconfisse le popolazioni confinanti. Dopo aver vinto sugli Etruschi, conobbe il dominio dei Sanniti (421 a.C.) e più tardi quello romano, pur conservando le usanze e la cultura greca. All’inizio del X secolo, viene assalita dai Saraceni e diventa covo di predoni e pirati. Grazie agli scavi archeologici ottocenteschi, è stato possibile ricostruirne l’impianto originario. Attualmente è visitabile solo la parte alta della città. Il complesso termale di Baia, una piccola insenatura tra Pozzuoli e Bacoli, si estende su una superficie di circa 450 metri quadrati. Con le sue zone di riposo, i soggiorni, i portici e le terrazze, il complesso rispondeva a vere e proprie norme di tipo urbanistico. Quattro i corpi di fabbrica: le terme di Diana, quelle di Mercurio, la piscina di Sosandra, quella di Venere. La zona, celebre fin dall’antichità per le proprietà delle sue acque termali, divenne negli ultimi anni della Repubblica Romana un centro di grande interesse turistico e culturale. Con Augusto, l’intero territorio passò al demanio imperiale. Numerosi gli avvenimenti della corte imperiale che hanno avuto come teatro le terme.

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