S.M.S. Minucci
Località: Via Lombardia, 28
Contatti: tel. e fax 081 546.34.43
E-mail: namm06100d@istruzione.it

Monumento adottato
Villa Floridiana e Museo Duca di Martina
Studenti
467
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
750
Insegnanti
58
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
10
S.M.S. Minucci

Motivo dell'adozione

Abbiamo scelto la Floridiana perché è tra i pochi monumenti di rilievo presenti nella zona di pertinenza della scuola. Il nostro istituto infatti è localizzato nella parte alta del quartiere Vomero, una zona che si è sviluppata solo negli anni Sessanta e che in quanto tale è totalmente priva di testimonianze storico-artistiche.

Descrizione del Monumento

La Floridiana è un complesso formato da un grande parco e da una villa che ospita il Museo Nazionale delle Ceramiche Duca di Martina. Sorge al limite sud della collina del Vomero ed offre un magnifico panorama del golfo di Napoli. Il complesso, già esistente nella prima metà del XVIII secolo, fu voluto nel 1816 da Ferdinando I di Borbone quale residenza di villeggiatura per la moglie morganatica Lucia Migliaccio, duchessa di Floridia. L’architetto Antonio Niccolini lavorò alla ristrutturazione delle costruzioni preesistenti e alla progettazione dei giardini, che furono arricchiti con piante ed essenze da Friedrich Dehnhardt, direttore dell’Orto Botanico di Napoli. I lavori si conclusero nel 1819: a quella data il complesso comprendeva due ville (Villa Lucia e Villa Floridia), un teatrino all’aperto detto “della Verzura”, un tempietto circolare, finte rovine e serre, tutto rigorosamente in stile neoclassico. Alla morte della coppia regale, il complesso fu ereditato dai figli del primo matrimonio della duchessa. Villa Lucia e parte del parco furono poi venduti a privati. La Floridiana e il resto del parco furono acquistati nel 1919 dallo Stato, che vi espose la collezione di ceramiche ricevuta in donazione da Maria Spinelli di Scalea, che l’aveva ereditata dallo zio Placido di Sangro, duca di Martina, da cui il museo prende il nome. La collezione, di quasi seimila pezzi, raccoglie porcellane cinesi, porcellane di Meissen, ceramiche del ‘400 e ‘500, ventagli, tabacchiere, portagioie.

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