S.M.S. F. Baracca - I.C. 1° C.D. Principe di Napoli
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Monumento adottato
Monte Echia
Studenti
113
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
133
Insegnanti
20
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
20
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Tutte
S.M.S. F. Baracca - I.C. 1° C.D. Principe di Napoli

Motivo dell'adozione

Con il G7 Napoli rinasce e con essa una parte di monte Echia mentre l’altra, il Pallonetto di Santa Lucia, in netto contrasto con Castel dell’Ovo o con via Monte di Dio, subisce lo stagnante degrado sociale, culturale ed ambientale. Ecco il motivo: tentare di riportare dignità anche nelle zone più disagiate.

Descrizione del Monumento

Salendo da Piazza del Plebiscito per piazzetta Salazar (con il suo Museo Artistico annesso all’Istituto d’Arte), o per via Monte di Dio (col il bel Palazzo Serra di Cassano) o da Castel dell’Ovo per le gradinate del Pallonetto di Santa Lucia (zona nata come aggregazione di case di pescatori ove ancora echeggia una forte tradizione di cultura popolare), si giunge alla sommità di Monte Echia. Le sottostanti grotte del Chiatamone con le sorgenti di acque minerali testimoniano una attività vulcanica risalente a circa 13500 anni fa. Monte Echia nel VIII secolo a.C. fu prescelto dai Cumani per fondarvi Partenope, il primitivo nucleo abitativo di Napoli. Nel I secolo a.C. il console romano Lucullo vi costruì una magnifica villa che scendeva fino all’isolotto di Megaride; sulla panoramica terrazza di Monte Echia sono visibili i resti di un ninfeo. Tra le chiese della zona, la più bella è la barocca Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, costruita su progetto di Cosimo Fanzago.

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