I.T.C. G.Amendola
Località: Via F.M. Briganti, 2
Contatti: tel. e fax 089.33.30.84
E-mail: aoepma@tin.it

Monumento adottato
Chiesa di S. Eustachio
Studenti
1.000
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
60
Insegnanti
20
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
2
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
tutti
I.T.C. G.Amendola

Motivo dell'adozione

Premesso che la chiesa di S.Eustachio è ubicata in una zona che ha visto la grande espansione della città verso l’area industriale, ed è inserita in realtà sociale, economica e umana spesso difficile, la conoscenza e la tutela di tale chiesa da parte degli studenti coinvolti, ha contribuito, attraverso la diffusione delle proprie conoscenze, a sensibilizzare gli abitanti della zona ad un maggior rispetto, sia per la chiesa stessa che per il quartiere in cui essa è inserita.

Descrizione del Monumento

S. Eustachio è forse il più antico casale di Pastena, le sue origini risalgono al 985. La zona è chiamata “LICINIANO”, ”LUCUBIA”, a volte anche “ANGELLARA”. Nel 1025, la chiesa era soggetta e appartenente a quella di Santa Maria (DE DOMNO), la quale apparteneva al Monastero di Cava.Attraverso il portale di ferro a due battenti, si accede alla Chiesa e si ha la visione complessiva dell’interno con la navata, il transetto e la volta a botte decorata con stucchi riproducenti ghirlande, stelle, rosoni e con due affreschi raffiguranti la Deposizione dalla croce e S. Eustachio.Sul transetto è stata sistemata una specula per mostrarvi gli scavi, che hanno portato alla luce una cripta dell’anno 1000.Interessanti e pregevoli sono le tele di autori ignoti collocate all’interno della chiesa:“La visione di S. Antonio” ,“Presentazione di Gesù al tempio”, “La Madonna del Carmelo con vari Santi”, “La Vergine assunta in cielo tra S. Eustachio e il Vescovo Giovanni”. Altri elementi di pregevole valore custoditi nella Chiesa sono: il fonte Battesimale e le piastrelle restanti della pavimentazione originale. Inoltre sono custoditi in Sacrestia due sculture policrome in cartapesta del secolo XIX E XX raffiguranti S. Giuseppe e la Madonna con Bambino, ed una terza scultura, in cartapesta, di scuola napoletana, del sec. XVIII, raffigurante Cristo risorto.

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