I.P.F. Elena di Savoia
Località: Salita Pontecorvo, 72
Contatti: tel. 081 551.70.34 - fax 081 552.73.61
E-mail: manliomosca@virgilio.it - nate01000c@istruzione.it

Monumento adottato
Complesso monumentale dei SS. Marcellino e Festo
Studenti
600
Studenti coinvolti dall'inizio del progetto
200
Insegnanti
80
Insegnanti coinvolti dall'inizio del progetto
10
Ambiti e/o materie inclusi nel progetto
Storia dell'arte, italiano, storia, storia del territorio, scienze naturali, lingua straniera, tecnologia, disegno
Sito web
www.itaselenadisavoia.it
I.P.F. Elena di Savoia

Motivo dell'adozione

Abbiamo scelto il complesso monumentale dei SS. Marcellino e Festo, che è peraltro vicinissimo alla nostra scuola, per due motivi. Da un lato, perché emblematici (la chiesa soprattutto) dello stato di abbandono che caratterizzava il patrimonio storico e monumentale della nostra città, e di alcune sue zone in particolare; dall’altro perché la loro destinazione d’uso ce li rendeva in qualche modo ‘familiari’. Il complesso è sede di dipartimenti e musei universitari.

Descrizione del Monumento

Ai margini della città greco-romana, nel cuore della città ducale, nella seconda metà dell’VIII secolo, sorsero i monasteri dei SS. Marcellino e Pietro e dei SS. Festo e Desiderio. In seguito alle direttive del Concilio di Trento, i due complessi – già in origine contigui – vennero unificati ed in parte trasformati (soprattutto nel chiostro e nei dormitori), come richiedeva l’osservanza delle regole di clausura. L’attuale complesso dei SS. Marcellino e Festo risale, appunto, alla fine del XVI secolo. La chiesa, costruita nei primi decenni del Seicento, ha subito alcune modifiche nel secolo successivo. Vennero mantenuti il pronao e la facciata rinascimentale, dominata da una delle più belle cupole seicentesche della città. Degno di nota l’intervento di Luigi Vanvitelli che operò sulla decorazione della navata, nel chiostro e nell’Oratorio della Scala Santa. Il convento fu soppresso nel 1808 con decreto di Giuseppe Bonaparte e l’edificio adibito ad Educandato Femminile, destinazione, quest’ultima, conservata fino a dopo l’Unità d’Italia. Nel 1907, con decreto reale, la chiesa ed il monastero furono trasferiti all’Università degli Studi. Oggi il complesso ospita anche i musei di Geologia e Paleontologia.

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