La scuola adotta un monumento®

La scuola adotta un monumento®, nato a Napoli nel dicembre 1992 su iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove, d’intesa con il Provveditorato agli Studi e le Soprintendenze, è un progetto di educazione permanente al rispetto e alla tutela del patrimonio storico-artistico e più in generale dell’ambiente. Il progetto muove dal riconoscimento della centralità della scuola nella formazione della cultura e dei comportamenti dei cittadini ed individua nelle giovani generazioni il soggetto privilegiato per l’affermazione di una nuova consapevolezza del bene culturale. Cosa significa nuova consapevolezza? Significa imparare a riconoscere i beni culturali come emergenze monumentali e insieme manufatti antropologici, radicati nel tessuto culturale e sociale di una comunità, segno forte della sua identità e, al tempo stesso, veicolo di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. La scuola adotta un monumento® si inserisce in tale prospettiva formativa indicando, quale strumento privilegiato per l’acquisizione delle proprie radici culturali e di atteggiamenti propositivi nei confronti del futuro, la conoscenza del bene culturale: “adottare un monumento non significa solo conoscerlo ma anche prenderlo sotto tutela spirituale e dunque sottrarlo all’oblio e al degrado, averne cura, tutelarne la conservazione, diffonderne la conoscenza, promuoverne la valorizzazione.

Il lavoro dell’adozione ha permesso ai giovani di “riconquistare”, innanzitutto alla conoscenza ma talvolta anche all’uso spazi importanti della città, di tipo fisico, culturale e spirituale insieme. Il rapporto che si è andato creando tra gli studenti e i monumenti adottati è lievitato nella scuola, debordando fuori dalle mura dell’aula, ed ha investito la comunità scolastica nella consapevolezza di un ruolo responsabile per la formazione dei futuri cittadini. Insomma, la Scuola ha riconquistato il diritto-dovere ad essere un momento pensante del (e nel) tessuto sociale, un momento critico e propositivo insieme per l’affermarsi di una diversa cultura del recupero conservativo e della qualità della vita. Da quando poi il progetto si è sviluppato a livello nazionale, i risultati sono diventati tanto più fecondi quanto più gli studenti, una volta approfondito il lavoro di conoscenza sul patrimonio e la storia della loro città, hanno cominciato a guardare oltre, verso le esperienze che contemporaneamente si svolgono in altre città italiane. Arrivando così a verificare come, pur nella diversità delle realtà sociali ed ambientali, il progetto possa idealmente unire la popolazione scolastica italiana.

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